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LA STORIA


L’avventura di Montelio inizia due secoli fa, ai tempi in cui quelle terre tanto vocate alla viticoltura appartenevano alla Francia.
Più precisamente - secondo il calendario rivoluzionario adottato nel 1792 con la proclamazione della République - il 17 fiorile dell’anno undecimo, corrispondente al 7 maggio 1803.
E’ in quell’anno che Angelo Domenico Mazza, avo delle attuali proprietarie, acquista dalla nazione francese una bellissima proprietà che Napoleone aveva sottratto al clero: i terreni e l’antica grangia - così era chiamato il granaio - che dal 1200 appartenevano al Monastero femminile di Santa Maria e Sant’Aureliano, insediamento benedettino fondato a Pavia nell’VIII secolo dal nobile Senatore e da sua moglie Teodolinda. Al 1200 risalgono i “contratti d’affitto” conservati nell’Archivio Storico di Montelio, che contengono i primi riferimenti alla coltivazione della vite in quelle colline.

HISTORY


The Montelio adventure began more than two centuries ago, at a time when these lands, so well suited for winegrowing, belonged to France.
More precisely—according to the revolutionary calendar adopted in 1792 with the proclamation of the French Republic—it was the 17th day of Floréal, year eleven, which corresponds to May 7, 1803. This was the day that Angelo Domenico Mazza, great-great-great-great grandfather of the current owners, purchased a beautiful property from the nation of France that Napoleon had confiscated from the clergy. The estate comprised the lands and historic grange—as the farm facilities were known—which had previously belonged to the Convent of Santa Maria and Sant’Aureliano since the year 1200. The Benedictine nunnery was founded in Pavia in the 8th century by the nobleman Senatore and his wife Teodolinda. There are rental contracts in the Montelio historical archives dating to 1200 and containing the earliest references to the cultivation of grapes on these hills.

Testimonianze successive, legate alla vita delle monache e alla vocazione vinicola del luogo, risalgono invece al 1600: il torchio tuttora presente sotto il portico centrale che era anticamente il chiostro del convento, la cantina sotterranea ora utilizzata per far riposare i vini in bottiglia e per affinare in legno le riserve, l’antica ghiacciaia del convento, caratteristica struttura ottagonale interrata 7 metri sotto il suolo, oggi adoperata come suggestivo infernot per custodire le annate storiche.

Many other traces of the lives of the nuns and winegrowing on their lands date to the seventeenth century: the wine press still standing under the central portico, which was once the cloister of the convent; the cellar, now used to allow the wine to mellow in the bottle or the reserve wine to age in oak barriques; and the convent’s old ice well, a characteristic octagonal chamber extending seven meters underground, now used as a very suggestive infernot (Piedmont dialect: underground wine cellar dug into the rock) where historic vintages are kept.


L’impulso decisivo arriva nel 1848 anno in cui nasce ufficialmente l’azienda Montelio e con essa viene avviata l’attività di imbottigliamento e commercializzazione dei vini confezionati. Protagonista è l’ingegner Domenico Mazza, appassionato e vulcanico imprenditore che oltre a scegliere di dare all’azienda il nome dell’ottocentesco edificio in cima alla collina, impiantò vitigni sperimentali, progettò e mise in produzione una bottiglia spumante adatta alle alte pressioni e disegnò personalmente l’etichetta del celebre Champagne Montelio, lo spumante talmente in voga all’epoca da essere scelto dal Principe Luigi di Savoia per il varo della nave Vesuvio della Regia Marina Militare nel 1886.
Montelio ha contribuito alla fondazione del Movimento Turismo del Vino Lombardo nel 1997 e del Distretto Vini di Qualità Oltrepo’ Pavese nel 2014. Dal 2017 aderisce a F.I.V.I. Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti.


The turning point came in 1848, the year Montelio was officially founded and began bottling and marketing its wine. The man behind it all was Domenico Mazza, Angelo Domenico’s grandson and Caterina and Giovanna’s great-great-grandfather. An ardent and prolific entrepreneur, he not only chose to name the winery after the nineteenth-century house atop the hill, but also experimented with different grape varieties, designed and produced an elegant bottle capable of containing the pressure of sparkling wines, and designed the label for the famous Champagne Montelio, a spumante so in vogue in its day that Prince Luigi Amedeo of Savoy chose it to christen the Italian Royal Navy ship Vesuvio in 1886.
Montelio maintains this pioneering spirit today, as seen in its work to promote the Lombardy Wine Tourism Movement (established in 1997) and the Oltrepò Pavese Quality Wine District (2014). In 2017, it became a member of the Italian Federation of Independent Winegrowers (Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti – F.I.V.I.)