LA TERRA
I terreni di proprietà si estendono su una superficie di 78 ettari che comprendono coltivazioni di grano, erba medica, legumi e piante officinali.
I 30 ettari con le caratteristiche pedoclimatiche migliori sono coltivati a vigneto specializzato. Si trovano in un unico appezzamento adiacente alla cantina.
In ogni scelta agricola e produttiva Montelio è sempre rimasta fedele al motto aziendale Natura Docens – La Natura Insegna - scelto dal fondatore nell’800 e scolpito nello stemma ligneo tuttora visibile nell’antica tinaia, oggi sala degustazione.
Grazie anche al microclima favorevole e scarsamente piovoso, i vigneti sono condotti in regime di viticoltura integrata, gestendo il suolo con inerbimento e pacciamatura, applicando un limitato numero di trattamenti e utilizzando solo prodotti a basso impatto ambientale.
La piantumazione di alberi e siepi e la collocazione di 200 nidi per il ripopolamento degli uccelli autoctoni sono ulteriori elementi che si inseriscono in questa visione aziendale.
I filari, disposti in parte a ritocchino, in parte a giropoggio, vanno da un’altitudine di 140 fino a 280 metri slm. e sono esposti da est a ovest.
Il sesto d’impianto prevede circa 4.800 ceppi per ettaro, allevati a spalliera tradizionale con potatura guyot e a cordone speronato basso. La ridotta carica di gemme - 11-12 per pianta - gli interventi a verde sulla vegetazione, il diradamento dei grappoli e tutte le altre operazioni colturali sono mirate a una produzione di alta qualità con resa media di circa 80 quintali di uva per ettaro, pari a un totale di 2.100-2.200 quintali complessivi.
Di questi il 40% è vinificato in bianco e il rimanente in rosato e rosso.
THE LAND
The Montelio estate covers 78 hectares that include fields with wheat, alfalfa, legumes, or herbs. The thirty hectares with the most suitable soil and exposure are planted with vineyards in a single contiguous area adjacent to the winery.
All of our agricultural and viticultural choices are inspired by the Montelio motto Natura Docens – Nature Teaches – chosen by the founder in 1848 and carved into the wooden coat-of-arms that can still be seen in what was once the vat cellar, now the tasting room. The favorable microclimate and low rainfall allow us to apply integrated viticulture methods in cultivating the vineyards, including grass as ground cover, mulching, and minimized treatments using exclusively products with low environmental impact. We have also planted trees and hedges, and installed two hundred nesting boxes to favor the repopulation of native bird species as a further effort to honor the vision implicit in our motto.
The vinerows, some planted up and down the slope (ritocchino) and others across the slope (giropoggio), range from an altitude of 140 to 280 meters above sea level with east and west exposures. The planting scheme entails approximately 4,800 vines per hectare, using pruned-spur cordon and guyot training on traditional espaliers. We reduce the buds to 11-12 per vine, cull leaves, trim shoots, thin the vines, and cull grape bunches to achieve high quality production with an average yield of approximately 8,000 kg of grapes per hectare, a total of approximately 215,000 kilograms for the entire estate. Forty percent of the grapes are used to make white wines and the rest for rosato or red wines.
VITIGNI
I vitigni coltivati sono principalmente autoctoni o ad alta vocazione: a bacca bianca Cortese, Riesling Italico e Renano, Moscato e Malvasia, a bacca nera Pinot Nero, Barbera, Uva Rara e Croatina.
Nel 2009 sono state messe a dimora 2.000 barbatelle di Uva della Cascina, un vitigno autoctono recuperato grazie ad un lavoro di ricerca condotto negli anni ’90 dal professor Attilio Scienza dell’Università di Milano e proseguito poi in collaborazione con il professor Vercesi dell’Università di Piacenza.
Sono infine tuttora presenti piccole coltivazioni di Muller Thurgau e Merlot risalenti al 1951, a testimonianza delle innovative e appassionate sperimentazioni praticate nell’immediato dopoguerra dall’ingegner Mazza. Lo Chardonnay è stato invece introdotto nel 1982.
GRAPES
The grape varieties are mainly native or particularly well suited to the terroir: white varieties include Cortese, Italian and Rhenish Riesling, Moscato, and Malvasia; red varieties are Pinot Nero, Barbera, Uva Rara, and Croatina.
In 2009 we planted two thousand rooted shoots of Uva della Cascina (“farmhouse grapes”), an autochthonous variety that was recovered in the late 1980s by Professor Attilio Scienza of the University of Milan, who continued the project in collaboration with Professor Vercesi of the University of Piacenza.
There are also small vineyards with Müller Thurgau and Merlot dating back to 1951, heritage of the daring, innovative experimentation in the postwar period by our grandfather, Roberto Sesia. Chardonnay was introduced in 1982 by her daughter Mirosa Sesia , mother of the present owners, who run the winery up to 1999.